Sessualità e disabilità: ancora troppi taboo

In una società che da tanta importanza alla performance e all’aspetto fisico che devono essere sempre perfetti e da copertina, pensare che le persone con disabilità possano avere una vita sessuale e amorosa appagante è, per alcuni, ancora impossibile.

Sono in molti a pensare ancora che le persone con disabilità siano eterni bambini senza desideri sessuali e incapaci di avere rapporti. Sempre bisognosi di protezione, quasi fisicamente incapaci di vivere il piacere (Tepper, 2000) e per forza di cose eterosessuali (Mc Ruer, 2006) e interessati a vivere la sessualità solo all’interno delle relazioni romantiche (Lofgren-Martenson, 2004).

Chi la pensa così si dimentica che il piacere sessuale ha a che fare più con caratteristiche psicologiche ed affettive piuttosto che con quelle fisiche (Mah, 2005) e che avere una disabilità anche grave non comporta necessariamente la perdità della capacità di provare piacere sessuale (Everett, 2007).

Le persone con disabilità sono molte e tutte diverse tra di loro, e la loro vita sessuale può essere o non essere modificata per via della loro disabilità. Molte persone vivono una vita sessuale soddisfacente e non percepiscono la loro disabilità come un problema. Ci sono tante coppie di persone con disabilità innamorate di una persona che le ama per quello che sono e, che, dopo le prime difficoltà iniziali che hanno in varie forme tutte le coppie, sono riuscite a costruire un’intesa sessuale che non ha nulla da meno rispetto ad altre relazioni.

A volte sono le famiglie, gli amici, gli ambienti che si frequentano o tante esperienze negative, che contribuiscono ad alimentare l’idea che per chi ha una disabilità la sessualità vada in qualche maniera messa da parte e che non si troverà mai la persona giusta perchè “non si è come gli altri”. Ma in una relazione non occorre essere perfetti. Cosa significa poi essere perfetti?

 

GRG

 

Bibliografia

Everett, B. (2007): Ethically managing sexual activity in long-term care. Sexuality and Disability 25, 21–27.

Loefgren-Martenson, L. (2004): May I? about sexuality and love in the new generation with intellectual disabilities. Sexuality and Disability, 22(3), 197–207.

Mah, K., Binik, Y. (2005): Are orgasms in the mind or the body? Psychosocial versus physiological correlates of orgasmic pleasure and satisfaction. Journal of Sex and Marital Therapy, 31, 187–200.

McRuer, R. (2006). Crip theory: Cultural signs of queerness and disability. NYU Press.

Tepper, S. (2000): Sexuality and disability: the missing discourse of pleasure. Sex. Disabil.18(4), 283–290